11/05/10

Naturale vs Artificiale: 1° round!



VS


Sono sicura che questo post dividerà gli animi ma è uno di quegli argomenti che non metterà mai d'accordo tutti. Il mio intento è quello di creare un'opportunità di confronto fra chi la pensa diversamente, senza che vi sia la presunzione di imporre il proprio pensiero. Io stessa non voglio prendere una posizione ben precisa a riguardo, mi limiterò semplicemente ad evidenziare alcuni dati di fatto, positivi o negativi che siano, e a formulare qualche riflessione.
Non voglio assolutamente generalizzare perché so benissimo che ci sono ragazze fermamente convinte dei benefici e della qualità dei prodotti naturali, ma non posso nemmeno ignorare che in questo periodo schierarsi dalla parte del "bio" sembra tanto di moda... fino a qualche anno fa quasi nessuna si preoccupava se il proprio shampoo contenesse o meno siliconi, adesso sembra che sia l'unico criterio di scelta che si adotta prima di acquistarne uno. Ben venga una maggiore consapevolezza ed informazione da parte di noi consumatori, ciò che non condivido è il movimento di massa al pari di un gregge di pecore che segue l'onda del momento senza avere una chiara idea del punto di vista che si sta condividendo. Purtroppo dico questo perché mi è bastato frequentare dei forum di bellezza per rendermi conto che questa tendenza a preferire i prodotti naturali sia una scelta davvero sentita soltanto da parte di poche ragazze (o comunque meno ragazze di quel che sembra) mentre a tante altre è sufficiente leggere un paio di affermazioni scritte dalle più competenti per potersi subito proclamare esperte ed improvvisamente attente a tutto ciò che è naturale.
Io stessa ho fatto parte di quel gregge.
Quando mi sono iscritta su uno di quei forum di bellezza, fin da subito è emerso questo confronto fra le ragazze che preferivano ad occhi chiusi tutto ciò che fosse naturale, ragazze alle quali non importava assolutamente nulla e altre ragazze che, per semplice ignoranza, nemmeno sapevano che ci fosse una controversia in corso. Io rientravo in quest'ultima categoria e lo ammetto... leggere le opinioni delle ragazze più competenti in tema di "prodotti naturali" ha fatto subito sorgere in me una grande curiosità, così mi sono sempre più interessata a quelle che erano le sostanze chimiche maggiormente demonizzate e quelle naturali che le sostituivano egregiamente. Scontato dire che i primi accusati sono stati i siliconi, seguiti subito dopo dalla paraffina...
Non ho mai condiviso il tono saccente usato da molte ragazze "esperte" che sembravano guardare quasi con disprezzo, considerando delle stupide, chi invece preferiva utilizzare prodotti da supermercato. Talvolta divenivano quasi offensive ma questa è tutta un'altra storia e ripeto, ancora una volta, non voglio generalizzare ma purtroppo ho dovuto constatare che questo atteggiamento è molto diffuso. Comunque, superando questo scoglio di saccenza mostrato dall'altra parte, pian piano mi sono trasformata anche io in una ragazza in grado di capirci qualcosa di Inci, di saper individuare la presenza dei siliconi o della paraffina ed interessata a provare questi fantastici prodotti naturali... in men che non si dica ho acquistato dell'olio di jojoba con il quale fare impacchi rigeneranti per miei capelli, olio di mandorle dolci per sostituire le chimiche creme rassodanti che ho sempre utilizzato, shampoo biologici in cui la parola "silicone" era assolutamente bandita ed ho iniziato a realizzare, con metodi casalinghi e utilizzando solo prodotti naturali, maschere per il viso e scrub a base di olio d'oliva, yogurt, miele... più naturale di così!
Il risultato di questa mia iniziale conversione al bio?
Disastroso. Totalmente disastroso.
Per prima cosa l'olio di jojoba ha reso i miei capelli grassi come mai prima, eppure questo olio (più precisamente è una cera liquida) è conosciuto anche per le sue proprietà sebo-regolatrici e quindi è spesso consigliato anche a chi ha la cute grassa.
Stesso pessimo risultato ottenuto con l'olio di mandorle dolci... man mano che lo usavo, cercavo di auto-convincermi delle proprietà benefiche di quest'olio per non pensare all'effetto sulla pelle che non mi piaceva affatto. Adesso è ufficiale: non amo assolutamente la consistenza di un olio sulla mia pelle... per quanto possa assorbirsi rapidamente, lascia sempre una sensazione di unto. L'esperienza peggiore l'ho avuta con gli shampoo... prima di lasciarmi tentare dall'acquisto di qualche prodotto sì naturale ma costoso, ho avuto la fortuna di poter provare tantissimi campioncini che l'erborista del mio paese mi ha regalato proprio per darmi l'opportunità di provare ed evitare che spendessi inutilmente dei soldi con prodotti con i quali avrei potuto non trovarmi bene e devo dire che è stata molto lungimirante... dopo soli pochi shampoo, i miei capelli erano davvero brutti. Piatti, senza corposità, con un aspetto lucido misto unto... tuttavia sapevo che il passaggio dal "chimico" al "biologico" poteva richiedere diverso tempo affinché i capelli si abituassero a queste nuove sostanze ma la mia perseveranza non è stata affatto premiata.
E che dire di tutti quei composti fai da te... senza infamia e senza gloria. La mia pelle non sembrava avesse trovato chissà quale giovamento anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, non era il massimo sentirsi addosso l'odore dello yogurt o dell'olio d'oliva!


Ovviamente questa è solo la mia esperienza personale e, molto probabilmente, rientro nella schiera delle pochissime sfortunate che non hanno riscontrato grandissimi miglioramenti abbandonando l'uso dei prodotti chimici. L'intento di questo post, tuttavia, non è tanto quello di mettere alla luce la mia esperienza personale quanto quello di evidenziare in che modo la mia testa si fosse lasciata così facilmente influenzare...
Passata l'influenza iniziale, ho iniziato a pormi una domanda... ma se con i prodotti che ho sempre utilizzato mi stavo trovando bene, perché cambiare? Perché volersi ostinare necessariamente a convertirsi al naturale senza sentirne davvero l'esigenza? Solo perché lo dicono gli altri e sembra la tendenza più attuale del momento? Io non discuto affatto l'innegabile migliore qualità dei prodotti naturali, ciò che non capisco è il perché bisogna sposare a tutti i costi questa qualità se già si è soddisfatte delle proprie abitudini. Secondo me, per prima cosa in assoluto, dobbiamo imparare ad ascoltare quelle che sono le esigenze del nostro corpo e le sue reazioni all'utilizzo di determinati prodotti... personalmente, ad esempio, evito shampoo e balsamo contenenti siliconi perché obiettivamente mi appesantiscono i capelli ma non avrebbe avuto senso evitarli a priori, senza sapere perché e senza prestare attenzione ai reali segnali inviati dal mio corpo e dai miei capelli. Va bene voler quanto meno provare l'efficacia dei prodotti bio ma accanirsi per forza mi sembra esagerato anche perché, ci tengo a sottolinearlo, CHIMICO NON E' SINONIMO DI MORTALE e spesso i prodotti sintetici vengono fortemente criticati ed evitati solo per la loro resa esclusivamente estetica. Certo, ci sono anche le ragazze che rifiutano l'utilizzo di questi prodotti perché molte volte sono testati sugli animali oppure sono dannosi per l'ambiente e questo è ammirevole, ma non si può imporre questa sensibilità a chi non ce l'ha o a chi non è interessata ad averla.
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Prima di scrivere questo post, ho voluto fare delle ricerche affinché potessi avere dati più certi a sostegno di una tesi piuttosto che di un'altra... l'esito della mia ricerca è stato molto misero perché non ho trovato assolutamente nessuna statistica che evidenzasse la gravità degli effetti nocivi derivanti dall'utilizzo di prodotti a base di sostanze chimiche né ho trovato statistiche che mettessero in evidenza gli effettivi benefici derivanti dall'utilizzo di prodotti naturali. Tutto si è miseramente ridotto ad effetti puramente estetici.
A questo punto, quello che mi chiedo è questo... è giusto creare allarmismo intorno all'uso di prodotti, ad esempio a base di paraffina che è un derivato del petrolio, senza che vi siano delle statistiche certe circa il loro eventuale effetto cancerogeno? Ho persino letto di una ragazza che affermava che utilizzare una crema a base di paraffina equivaleva ad utilizzare petrolio, tanto era la stessa cosa... ma insomma, non scherziamo. Anche la benzina è un derivato dal petrolio, ciò non significa che applicata sul corpo al posto di una crema idratante (per assurdo!) produca gli stessi identici effetti di una crema a base di paraffina solo perché derivano entrambi dalla stessa sostanza originaria! I derivati subiscono profondi processi di lavorazione, di modifica, di adattamento per l'uso per i quali sono destinati... è scorretto e superficiale affermare che la paraffina ed il petrolio sono, praticamente, la stessa cosa.
I siliconi, poi, non sono nemmeno derivati dal petrolio in quanto si tratta di polimeri inorganici basati su una catena silicio-ossigeno, eppure molte ragazze non lo sanno nemmeno e si limitano frettolosamente ad additarli come "sostanze assolutamente da evitare" al pari della paraffina senza sapere davvero il perché...
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Uno dei prodotti maggiormente incriminati è lolio Baby Johnson’s composto per ben il 99,18% da paraffina, da Isopropyl palmitate (emolliente) per lo 0,80% e da profumo per lo 0,02%. Questo olio è stato introdotto nel mercato statunitense nel lontano 1935 e nel corso di questi lunghi 75 anni, nonostante la presenza pressoché totale di paraffina, non è stato registrato alcun effetto cancerogeno, o comunque nocivo, derivante dal suo utilizzo eppure adesso si tende ad accostare sempre più frequentemente la parola "nocivo" a tale prodotto. Non credete che se nel corso di tutti questi anni fossero stati riscontrati gravi effetti collaterali derivanti dal suo utilizzo, ci sarebbero delle indagini statistiche a comprovarlo? Non credo affatto che tali informazioni siano state messe a tacere da parte di una multinazionale come la Johnson & Johnson soltanto per il suo potere perché, se la mettiamo su questo piano, anche le multinazionali di tabacchi sono tra le più potenti al mondo (sia in termini economici che in termini di influenza sociale) eppure non hanno di certo potuto evitare la diffusione degli evidentissimi effetti nocivi derivanti dal fumo di sigarette soprattutto in un periodo, come quello attuale, in cui si presta sempre maggiore attenzione a quelle che sono le esigenze e i diritti dei consumatori.
Una ricerca molto interessante è stata realizzata dalla Japanese Society for Investigative Dermatology e pubblicata, nel 2007, da Elsevier Ireland (journal of dermatological science). L'obiettivo di questa ricerca era quello di analizzare l'assorbimento dei lipidi ed occlusione della pelle in seguito all'applicazione di oli sulla cute di bambini e adulti.
Il risultato di questa ricerca è stato il seguente:
  • L'olio di paraffina e gli oli vegetali penetrano solo negli strati più superficiali ed esterni dello strato cutaneo. Non esiste differenza fra questi due oli.
  • L'olio di paraffina e gli oli vegetali hanno lo stesso potere occlusivo che è significativamente inferiore a quello del petrolato.
  • La cute degli adulti si comporta in modo analogo a quello dei neonati in seguito ad applicazione di oli.

Probabilmente vi starete chiedendo come mai ho voluto riportare il risultato di questa ricerca... l'ho fatto perché uno dei motivi -se non il principale- per cui la paraffina è fortemente demonizzata, riguarda il suo potere occlusivo che non lascerebbe traspirare la pelle. Visti i risultati di questa ricerca, credo che a questo punto una persona può liberamente preferire di farsi occludere la pelle da un olio vegetale piuttosto che da un derivato del petrolio e questa scelta è assolutamente comprensibile e condivisibile. Il mio intento, infatti, non è quello di difendere la paraffina o chi per lei ma solo quello di trasmettere un messaggio... quando si dispensano perle di saggezza e consigli su argomenti così importanti e delicati, bisogna farlo solo avendo un minimo di cognizione di causa. Per richiamare l'espressione utilizzata all'inizio di questo post... non siamo affatto un gregge di pecore che segue la massa senza ragionare, abbiamo una nostra testa ben funzionante e quindi utilizziamola. Raccogliamo informazioni, facciamo ricerche, ascoltiamo il parere di persone davvero competenti e solo allora possiamo dire di aver acquisito quel pizzico di conoscenza in più che ci può permettere di trarre delle conclusioni più o meno corrette. Riguardo questo tema ho riscontrato una grandissima ignoranza navigando per il mondo di Internet quindi, prima di trasmette dei messaggi di tale portata, riflettiamo due volte e chiediamoci se siamo nella posizione di poterlo fare. E poi, un'ultima cosa, non professatevi delle grandi guru della cosmesi naturale nonché di scelte sane di vita se poi, dietro il monitor, vi fumate un pacchetto di sigarette al giorno o bevete alcolici tutti i giorni all'aperitivo con gli amici perché, in quel caso, mi farei proprio una gran bella risata. Amara.

E LA NORMATIVA COSA DICE A RIGUARDO?

Anche l'Unione Europea sembra essersi mobilitata di fronte l'allarmismo che ha coinvolto la paraffina, più precisamente la direttiva 2004/4/CE della Commissione del 15 gennaio 2004 ha incluso la cera di paraffina tra le sostanze che necessitano di una rivalutazione sulla base di dati scientifici nuovi in quanto le informazioni disponibili sono risultate inadeguate per effettuare una valutazione completa. In internet, tuttavia, si legge che tale direttiva considera la paraffina una sostanza potenzialmente cancerogenza quando, in realtà, la parola "cancerogena" non solo non è contenuta nel testo normativo ma questa direttiva non riguarda in alcun modo il settore della cosmesi in quanto si riferisce ai prodotti utilizzati per l'igiene dei prodotti alimentari con riguardo al trasporto marittimo di oli e di grassi liquidi sfusi. Ancora una volta, quindi, non facciamo confusione e non distorciamo le informazioni solo per sostenere meglio la propria tesi. Sicuramente è un segnale importante che l'Unione Europea stia prestando la dovuta attenzione ad accertare più approfonditamente la sicurezza di certe sostanze ma affinché nessun istituto scientifico qualificato a livello nazionale o internazionale ne conferma l'effettiva pericolosità nell'essere umano che ne fa utilizzo, non ci saranno direttive comunitarie che limiteranno l'utilizzo di tali sostanze nei prodotti cosmetici.

31 commenti:

  1. sperando di approfondire la questione prossimamente, ho una domanda. Come mai se tutte le sostanze sintetiche che, ignari o meno (me compresa), ci spalmiamo addosso ogni giorno da anni sono così innocue, negli ultimi anni stiamo assistendo ad una crescita esponenziale di dermatiti, allergie, pelli intolleranti, eczemi e quant'altro?
    Personalmente, sono dell'opinione che non devo aspettare lo studio scientifico (finanziato da chissà quale azienda) o la direttiva di qualche istituzione o la classificazione di chissà chi altro per sapere,ad esempio, che un derivato della lavorazione del petrolio, per quanto lavorato, non è il meglio per la pelle, non è una sostanza naturalmente compatibile con essa ed il mio organismo in generale. Solo perchè qualcuno ha appurato che non provoca il cancro o che una sostanza non è nociva non mi sembra requisito sufficiente a giustificarne l'utilizzo..
    Come giustamente dici, in ogni caso, internet è un ottimo strumento che abbiamo a disposizione per informarci, capire e diventare consumatori più consapevoli e responsabili delle proprie scelte.
    Hai aperto un dibattito interessante in ogni modo..

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  2. Nel tua obiezione hai detto una cosa che, in realtà, avevo detto anche io... tu ti chiedi perché c'è un aumento di allergie, dermatiti ed intolleranze... ma infatti io ho sottolineato che bisogna sempre, per prima cosa, prestare la massima attenzione a quelle che sono le esigenze ed i segnali che ci invia il nostro corpo. E' evidente che reazioni di quel tipo sono chiari segnali di rifiuto verso qualche sostanza ed è giustissimo che la persona coinvolta assuma delle decisioni di conseguenza... però io penso che l'aumento di queste reazioni allergiche e dermatiti sia dovuto solo in parte all'utilizzo di cosmetici chimici perché, purtroppo, adesso tutto ciò che ci circonda sembra essere molto più nocivo... l'aria è sempre più inquinata, le acque dei mari anche, per non parlare dei prodotti alimentari... persino quelli che spacciano per i più freschi sono in realtà maturati a seguito di processi forzati contro natura e utilizzando additivi e quant'altro oppure importati a basso costo da paesi dove non vigono le stesse norme di igiene e sicurezza previste in europea... insomma, non c'è da meravigliarsi se adesso aumentano le allergie ma credo che sia un pò riduttivo incolpare di questo solo i cosmetici chimici. Io ovviamente non aspiro nella mia vita ad andare incontro a patologie più o meno gravi utilizzando certo prodotti, così come credo che non lo voglia nessuna! Anche io ho tutto l'interesse affinché ciò che è davvero nocivo e cancerogeno sia vietato, ma prima di arrivare a questo punto voglio essere un consumatore ben informato e consapevole senza adottare per partito preso certe affermazioni solo per sentito dire... quando all'inizio di questo post ho sottolineato l'aspetto della moda che ultimamente sembra caratterizzare i prodotti naturali, l'ho fatto con tono provocatorio perché è assolutamente vero che negli ultimi anni le aziende di prodotti naturali hanno visto crescere il proprio fatturato in maniera esponenziale e, a prescindere dalla qualità o meno dei loro prodotti, io voglio evitare di essere un consumatore ancora una volta strumentalizzato da quella che è la tendenza in crescita del momento! Persino le grandi multinazionali come la Loreal hanno fiutato l'affare e negli ultimi anni si è affacciata anch'essa nel mondo dei prodotti naturali solo ed esclusivamente per interessi economici, fatturato e crescita della quota di mercato. La Loreal che con il naturale non ha mai avuto niente da che spartire... Io voglio prima accertarmi che tutto questo allarmismo non sia solo una proclamazione enfatizzata dovuta solo per rafforzare lo sviluppo del mercato dei prodotto naturali che è in crescita, voglio solo informarmi... poi ognuna è liberissima di porsi nei confronti di questo problema come meglio crede ed è proprio per questo che ho voluto scrivere questo post, per raccogliere le idee di tutte senza che nessuna imponga il proprio punto di vista! :')
    E per questo ti ringrazio per il commento...
    Un'ultima cosa... è vero che internet è un grandissimo strumento informativo ma non bisogna mai prendere per oro colato tutto ciò che ci si trova scritto, a volte può divenire un'arma a doppio taglio visto che ci si trova scritto qualsiasi cosa senza di fatto conoscere l'attendibilità della fonte... poi basta che una singola persona scriva una frase qualsiasi per vederla "copiata&incollata" su decine di siti, come se questo la rendesse più attendibile ma spesso non è così....

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  3. Comunque ragazze, una cosa importante... non date mai per scontato che un prodotto, solo perché naturale, sia totalmente esente dal rischio di causare allergie perché ci sono anche molte sostanze vegetali pericolose sia per sensibilizzazione allergica che per tossicità quindi non abbassiamo il nostro livello di attenzione soltanto perché si decide di utilizzare i prodotti naturali piuttosto che chimici.
    Che poi mi viene da pormi una domanda... e se l'aumento di allergie degli ultimi anni sia dovuto proprio ad un aumento dell'utilizzo dei prodotti naturali? hehehehehe... lo so, lo so... la mia è solo una battuta-provocazione, non aggreditemi! :-)

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  4. Non sono la "fanatica" del bio-a-tutti-i-costi,ma da circa due anni presto più attenzione a ciò che uso quotidianamente...Premetto che rispetto la tua opinione,ma non sono d'accordo con ciò che scrivi...Non concepisco sopratutto che delle famose marche cosmetiche,si facciano pagare una cifra delle creme che posso trovare con gli stessi ingredienti al supermercato! E' vero,non è stato accertato che la paraffina o altro provochi il cancro,ma una cosa è certa,con ingredienti naturali non corro comunque questo rischio!C'è anche da dire che molte case cosmetiche si fanno furbe e bisogna sempre controllare l'inci...Poi mi spieghi perchè in un prodotto rivolto ai bambini metto la paraffina? Per abituarlo fin da piccolo? L'argomento che hai trattato resta aldilà di tutto,interessante,ciao!

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  5. Beh, nemmeno io sono d'accordo all'idea di sborsare chissà quanti soldi per pagare prodotti di cui il prezzo è giustificato solo dalla notorietà della marca e non dalla sua qualità, ma infatti io non ho mai detto una cosa del genere... Poi che dirti... non sta a me rispondere alla domanda sul perché 75 anni fa la johnson&johnson abbia deciso di usare la paraffina per un prodotto per bambini, forse invece di chiedersi "perché?" si sarà chiesta "perché no?" visto che sicuramente allora, ancor meno di oggi, non c'era una tale consapevolezza scientifica circa quelli che possono essere gli effetti nocivi di determinate sostanze... Però ti posso dire anche un'altra cosa... navigando su alcuni forum ho letto l'opinione di molte mamme che si sono sempre trovate bene utilizzando l'olio Johnson ma poi hanno deciso ugualmente di abbandonarlo perché avevano letto determinate cose e non perché avevano avuto un effettivo riscontro negativo. Beh, sicuramente una mamma è molto attenta alla sicurezza per il proprio bambino e condivido le loro scelte ma mi lascia un pò perplessa l'idea di cambiare le proprie abitudini solo su dei sentito dire o solo su delle cose lette senza averne mai avuto un'esperienza negativa. Ripeto, io non ho alcun interesse né a difendere la paraffina né tantomeno a schierarmi dalla parte dei prodotti chimici, le mie erano solo riflessioni a voce alta su cose che realmente esistono e che non sto inventando io adesso... comunque una cosa condivido con te ossia bisogna avere sempre un occhio attento all'inci perché adesso manca una specifica normativa che definisca con precisione quando un prodotto può essere definito "naturale" e marciando su questa lacuna (penso momentanea) molte aziende spacciano per naturali prodotti che in realtà contengono anche molte sostanze chimiche...
    E cmq grazie anche per il tuo parere che aiuta il confronto! :-)

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  6. Posso raccontarti allora io la mia esperienza con l'olio Johnson...C'è stato un periodo della mia vita che l'ho usato come abbronzante,poi l'abbandonato due anni fa l'ho ripreso come "idratante"dopo la doccia...Ho iniziato ad avere tanti piccolissimi puntolini rossi,che ho sottovalutato e poi con l'uso prolungato è esplosa con un'orticaria (così è stata classificata al prontosoccorso...) che non ti dico! Cortisone e antistaminico per settimane...Con il burro di kàritè,l'olio di jojoba e argan ancora non mi è successo nulla,per carità,potrebbe anche succedere come dici tu,ma la pelle credimi è tutta un'altra cosa!Piuttosto, non capisco la tua esperienza negativa con gli olii vegetali...

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  7. Ma io non ho mai detto che non esiste persona al mondo che non si possa trovare bene con l'olio johnson, è evidente che ci sarà sempre qualcuno che avrà da raccontare un'esperienza negativa rispetto a qualcun'altro che avrà avuto un'esperienza positiva ma questo credo che vale per tutte le cose! La mia esperienza con gli olii vegetali sul corpo più che negativa mi ha lasciato indifferente... in primo luogo non mi piace la consistenza dell'olio sulla pelle a prescindere che sia naturale oppure no e poi la cosa che mi ha lasciato indifferenze è stata che, a differenza tua, non ho trovato la mia pelle "tutta un'altra cosa" rispetto prima. Tra l'altro io in questo post espongo solo degli esempi ed una piccola parte della mia esperienza personale, non ho citato nulla di quelli che sono i prodotti che uso né tantomeno ho specificato se sono tutta roba sintetica oppure no... per inciso, io non uso l'olio jhonson ma ho voluto semplicemente portarlo come esempio ai fini del contenuto del mio post, infatti non ho né incentivato il suo utilizzo né ho mai elogiato le sue prestazioni... ripeto, ho solo fatto delle riflessioni.

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  8. Si,questo mi è chiaro...Se posso ti segnalo un fantastico blog che ho trovato per caso,dove trattano vari argomenti senza "fanatismo" ma con molta competenza,si chiama "Il sentiero della natura".CIAO,io domani parto! A presto!

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  9. Ciao Lady!
    Una carissima lettrice del blog Il Sentiero della Natura, di nome Donata, mi ha segnalato questo tuo post.

    Il nostro blog tratta di Naturopatia, olismo, ricerca personale e benessere.

    Ho letto con attenzione il tuo post e sono veramente felice di averti incontrata. Sono d'accordo con il 10% di quello che dici ma allora perché sono contenta di averti nincontrata? Per come lo dici. Per come all'inizio del blog sembrava stessi scrivendo io.

    Io sento di essere sempre una diversa tra i diversi, contro-contro corrente...una cosa del genere insomma. Ma amo il confronto, mi piace sapere e conoscere, soprattutto sono alla ricerca della verità sempre. Se tu metti in discussione il 90% delle cose con le quali non sono d'accordo con te e lo fai con la stessa mia apertura sono felicissima, mi piace cambiare idea.

    Inoltre sul mio blog amo diffondere la naturopatia, la nutrizione, il bio e tutte quelle cose che vanno di moda sì. Penso che bisogna 'accompagnare' le persone piano piano. Io stessa l'ho fatto piano piano.

    Per cambiare realtà devi prima distaccartene e poi capire che il mondo fantastico in cui ti serei ritrovato sottraendoti alla realtà di massa è un altro inganno ed allora provi a distaccarti anche da quello e così via...

    SPIEGAZIONE e POST: Preferisco il naturale al chimico. C'è poi naturale e naturale. C'è anche nel bio e nell'eco l'uomo e l'uomo è pressappoco sempre lo stesso. Se c'è una percentuale alta di aziende etiche nel bio e nell'eco ce n'è una bassa che imbroglia, frega il consumatore, sfrutta il meccanismo d'acquisto.

    Non mi fido alla cieca ed anche nelle mie scelte eco e bio metto in dubbio, indago, cerco di capire, mi informo. Sull'alimentazione è un pò più difficile. Sui prodotti di cosmesi mi riduco talmente all'essenziale che usando burro di karitè come crema ed un olio come idratante sò per certo che sono quelli e nient'altro. E lo preferisco non perché va di moda, ma perché rispetto anche sì all'olio johnson che usavo prima: 'funziona meglio', mi piace di più in consistenza e profumo, mi sà di più naturale sì ed è una bella sensazione mentre ti spalmi qualcosa addosso e soprattutto (al contrario dell'alimentazione) risparmio moltissimo.

    Quando dici che se i prodotti fossero nocivi li toglierebbero dal mercato devo però contraddirti Lory. Se hai condiviso con me, o io con te, l'idea che anche nel migliore dei mondi possibili può eserci l'inganno, può esserci l'approfittarsi di una moda per alzare i prezzi, dovrai ammettere lo stesso meccanismo anche dall'altra parte, nel peggiore dei mondi possibili.

    Cosa voglio dire: Le sigarette uccidono. C'è un documentario di Current (se lo vedrai sei una grande) dove spiega la stenuante lotta tra medici 'buoni' e medici 'cattini' complici delle multinazionali. Siamo negli anni '70. La scritta sul pacchetto: il Fumo Uccide e degli anni 90.
    Perché vendevano e vendono un prodotto che uccide? Per i soldi.

    Molte case cosmetiche non vengono da una tradizione di studi naturali, ma da laboratori chimici che offrono il MIGLIOR FACSIMILE NATURALE al minor prezzo. E questo no, non mi piace.

    No voglio aspettare che si ottenga la scritta: I PRODOTTI CHIMICI FANNO VENIRE IL CANCRO.


    Per questo credo Lory che i tuoi dubbi, la tua messa in discussione sono preziosissimi per me e ti ringrazio. Ma dire 'se facessero veramente male lo direbbero' è molto rischioso da parte tua e sarei felicissima se ci riflettessi un pò su con me.


    :D


    Grazie e a presto!!
    E aspetto tuoi commenti 'critici' al nostro blog
    che fanno sempre veramente bene
    ad entrambe le parti
    se orientate alla ricerca e alla verità :)

    Brunella

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  10. Lady, il fatto che tu non abbia trovato giovamento esagerato con i prodotti naturali può essere dato dallo stato di salute della tua pelle? Cioè magari sta bene!

    Hai provato qualcosa di naturale in una situazione diversa?
    Esempio ustione grave (quella che crea una bolla):
    - o cremina chimica contro le ustioni.
    - o olio d'oliva con olio essenziale di lavande.

    A parte il naturale (che già mi basta a preferire) osservare la differenza nella guarigione.

    Io condivido quando dici: in ogni situazione c'è chi si trova bene, chi male. A me piace capire il perché, capire com'è fatto l'uomo, come funzioniamo.

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  11. Lady, ho chiesto io a Brunella di esprimere un suo parere sul tuo blog,in quanto anche se lì seguo da poco,mi piacciono sempre più!T'invito ancora a dare un'occhiata al loro blog,non te nè pentirai! A presto e grazie Brunella!

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  12. Allora... per prima cosa vi ringrazio tanto per l'interesse ma soprattutto l'EDUCAZIONE che avete manifestato nei vostri commenti anche se non avete condiviso il contenuto dei miei pensieri e di questo sono davvero molto contenta perché, quando all'inizio del post ho parlato di "opportunità di confronto" mi riferivo proprio a questo! Sicuramente visiterò presto il blog che mi avete segnalato e spero di trarne le informazioni più utili e interessanti che possono aiutarmi ad ampliare i miei punti di vista! In ogni caso un mea culpa credo di doverlo fare... quando ho scritto questo post credevo, e speravo, di avere la capacità di mantenermi imparziale e di limitarmi semplicemente a fare osservazioni obiettive ed aprire argomenti di discussione... dopo 12 commenti, posso ufficialmente dirlo: non è affatto emersa la mia imparzialità ma una tendenziale preferenza verso i prodotti chimici, quanto meno nei miei ragionamenti. Evidentemente la mia esperienza e le mie abitudini sono riuscite ad emergere e ad imporsi nonostante le mie intenzioni! Per questo adesso vorrei chiarire che io non sono affatto contro i prodotti naturali perché anche io ho lo stesso interesse di tutte a preservare la mia salute. Il mio intento era solo quello di ragionare, confrontarmi, condividere opinioni e conoscenze ed eventualmente accettare punti di vista differenti solo dopo averci ragionato sopra ed essermi informata, non per moda o per sentito dire come mi è capitato di fare tempo fa. Sono prossima alla laurea alla facoltà di economia, specializzazione in markeitng... conosco bene le dinamiche di mercato, il potere delle multinazionali e l'importanza dei valori economici rispetto quelli etici per questo, quando ho scritto che se avessero provato scientificamente la nocività di certe sostanze ce lo avrebbero detto, mi riferivo essenzialmente allo stesso procedimento che ha coinvolto le sigarette ossia apportare quanto meno la dicitura "nuoce gravemente alla salute" e probabilmente a questo punto ci arriveremo davvero prima o poi visto che l'intera economia si sta sempre più interessando all'etica nonché sulla tutela del consumatore, anche se in tal senso c'è ancora tantissima strada da fare.
    Condivido con Brunella che probabilmente lo stato generalmente sano e normale della mia pelle non mi ha consentito di apprezzare l'efficacia dei prodotti naturali utilizzati, ma come me si trovano nella stessa situazione tantissime altre persone e non penso che si possa fare una colpa il fatto di avere una pelle sana e poco esigente per cui si prova soddisfazione anche con un prodotto meno naturale, anche perché l'allarmismo che ho evidenziato nel post circa il possibile effetto cancerogeno riguardo la paraffina, non sembra riguardare TUTTE le sostanze che possono essere ugualmente utilizzate per realizzare, ad esempio, una crema per il corpo commerciale. Nivea, ad esempio, realizza una crema per il corpo con la quale mi sono trovata molto bene, priva di paraffina ma non biologica. Come consideriamo, allora, questi prodotti?
    In ogni caso colgo l'occasione per augurare un buon viaggio a Dony e ringrazio Brunella per l'interevento su questo blog e specifico anche che non mi chiamo Lory! :-P
    Un bacione a tutte...

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  13. Muahauhauhau
    Scusami Lady! Lory..ma come mi è venuto!

    Mi fa molto piacere il tuo commento e come tu abbia subito colto la mia attitudine. Mi piace la consapevolezza che hai di te ed la questione marketing pure, perché riusciremo a capirci su tanti aspetti. Io sono laureata in comunicazione e ne so un po' di comunicazione efficace, strategica, di marketing, pubblicitaria...non tanto per l'università che ho comunque concluso con percorso d'eccellenza, ma per il mio continuo interesse e studio personale.

    Intanto considerato che si può finalmente discutere e confrontarsi (grazie anche a te dunque per la tua educazione) farei un po' di ordine (da brave donnine di casa ihihi):
    - Stiamo parlando solo di cosmesi vero?
    - A me interessa tantissimo sapere le motivazioni per le quali preferisci il chimico al naturale, mi serve per coltivare un sano dubbio a me che di qua preferisco il naturale al chimico. E poi mi interessa fare nuovi discorsi o vecchi affrontati in modo nuovo e mi sa che con te si può. A te cosa interessa di questo confronto?

    Per tornare sull'olio johnson: sì io non penso sia solo la paraffina il problema. Guarda proprio 'in generale' non generalizzo e se lo faccio cerco di essere il più distante possibile. Il problema sono anche le altre sostanze che non conosco, cosa più grave di tutte...perché affido la mia salute in mano a... in mano a chi?

    Poi tu in un commento hai esordito come il migliore dei naturopati: 'Attenzione. Naturale non vuol dire innocuo.' Ed hai ragione. Noi nel blog cerchiamo di dirlo sempre, dagli olii essenziali all'alimentazione. Molte persone 'in fissa' con il naturale dovrebbero essere placate perché si fanno più male che bene.

    Ma io che ho fatto meditazione con il mio relativismo ho visto gente rovinarsi con lo yoga, ingabbiarsi con delle persone che parlavano di libertà. Nel movimento studentesco ho visto figli dei fiori dare bastonate.

    A questo punto mi viene da dire che la questione va risolta a monte: CON QUANTA CONSAPEVOLEZZA VIVIAMO?
    Con quanta consapevolezza scegliamo, compriamo, vestiamo...

    Io devo stare attenta a non 'aggredire' il chimico. A riflettere così come faccio con te anche con chi non è come te ed aggredisce in prima persona.

    Tu mi mostri per l'ennesima volta che non si giudica la persona dall'azione. Sei più consapevole di tante persone che vedo nei negozi bio, che vedo con la stessa smania da supermercato, sono le stesse che vedevo fare meditazione come quando si va in palestra, così in modo sciatto, assente, addormentato...sì per moda.

    Detto questo sì esponimi se ti va i vantaggi e gli svantaggi del chimico. Io pure ne ho in mente di vantaggi.

    Poi io ti scrivo del mio passaggio dal chimico al naturale, non immediato, non finito... con grande sforzo nel trasformare tante convinzioni di tanti anni.

    E subito pronta a mettere in discussione le nuove convinzioni, per questo eccomi qua!

    E grazie a Donata che ti ha segnatala.
    E grazie a te LADY!

    A presto

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  14. Questo commento è a dir poco fantastico e sai perché? Hai praticamente detto tutto ciò che è dentro la mia testa, tutto ciò che forse non sono riuscita ad esprimere per il meglio ma che evidentemente tu sei riuscita ugualmente a cogliere dai miei ragionamenti e dal tuo modo di saperti confrontare. Io non ho mai avuto l'intenzione di fare una crociata pro-chimico e contro-naturale, quello che io volevo evidenziare era solo ed esclusivamente la CONSAPEVOLEZZA. Consapevolezza che tu hai espresso benissimo in questo commento... consapevolezza che deve essere sinonimo di conoscenza, di scelte di vita ragionate e meditate, di informazioni e confronto.. non si ha una consapevolezza matura se si segue un'ideologia solo per moda, con fanatismo, con il paraocchi e con chiusura mentale. E' esattamente questo su cui volevo spostare l'attenzione sul mio post... forse non sarò stata bravissima perché era la prima volta che affrontavo questo argomento e i pensieri che avevo in testa e che volevo mettere nero su bianco erano troppi e man mano che scrivevo il post, è venuto fuori da sé a prescindere da quella che era la mia idea iniziale.
    Io ho parlato di consumatori strumentalizzati (ovviamente alludendo a TUTTI i consumatori), vittime di strategie di mercato e di interessi economici ma penso che la colpa non sia solo delle grandi multinazionali ma spesso il problema nasce da noi stessi che ci poniamo nei confronti del mercato con totale ostinazione priva di ragionamento, scegliendo per partito preso, etichettando con estrema facilità ciò che è "buono" e ciò che è "negativo". E' questo l'aspetto con cui mi sono sentita maggiormente in disaccordo con troppa gente che si professa dedita ai prodotti naturali quando in realtà non sa nemmeno di che cosa parla e si limita soltanto a ripetere come il pappagallo ciò che fa bene e ciò che fa male senza constatare la fondatezza delle sue opinioni. Ben venga bandire l'uso della paraffina se davvero nociva, non tollero invece la creazione di allarmismi fanatici e non supportati da un consapevole ragionamento.

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  15. Tu mi chiedi perché preferisco il chimico al naturale... ti dirò, non mi piace usare la parola "preferenza" perché sarebbe come dire che io sposo incondizionatamente certi prodotti rifiutandone a priori degli altri e invece per me non è così. Io non uso i prodotti chimici per "preferenza" ma perché non sono mai stata portata a volere cambiare le mie abitudini. E' vero, per qualche mese ho voluto provare anche io ad utilizzare prodotti più naturali e, lo ammetto, lo fatto solo perché mi sembrava il comportamento più corretto da assumere dopo aver frequentato certi forum di bellezza e non perché ne avvertissi davvero il bisogno e la necessità. In quel periodo mi sembrava di non ragionare con la mia testa e di non dare ascolto alle mie esigenze. Quando ho ripreso ad ascoltare me stessa e non le troppe maestrine che si incontrano su internet (scontato dire che non mi riferisco assolutamente a te, anzi! Magari fossero state tutte come te le persone con le quali mi sono confrontata! :-) ), mi sono resa conto che io stavo bene già con le mie vecchie abitudini... non ho mai avuto problemi di alcun tipo utilizzando i miei soliti prodotti da supermercato e quelle che erano le esigenze del mio corpo, sono riuscita a soddisfarle benissimo così. Non metto in dubbio che i prodotti naturali riuscirebbero a soddisfare ugualmente (se non meglio) le mie esigenze, ma io non avverto la necessità di cambiare perché mi trovo già bene con quello che uso. Ovviamente i miei acquisti non sono superficiali solo perché fatti al supermercato... anche nei confronti dei prodotti chimici presto sempre grandissima attenzione a ciò che compro e agli effettivi benefici che determinati prodotti hanno per me rispetto ad altri con i quali ottengo solo effetti negativi. A questo punto una persona mi può obiettare che non bisogna aspettare di avere degli effetti collaterali per decidere di cambiare le proprie abitudini ma a me viene da chiedermi... perché no? Perché dovrei cambiare soltanto perché CHISSA' FORSE IN FUTURO anche io potrei avere una reazione allergica o una dermatite. Con i ma e coni se a me non piace ragionare, non mi piace fasciarmi la testa prima di romperla... mi sembrerebbe come prendere un'aspirina senza che sono fidanzata solo perché posso correre il rischio di raffreddarmi. Prima mi raffreddo e poi mi curo e se il raffreddore non dovesse arrivare mai, vuol dire che per me non era necessario prendere degli accorgimenti. Certo, prevenire è meglio che curare ma non è detto che tutto poi si riversi in un qualcosa da curare. Ovviamente parlando di cosmesi o giù di lì... la vera prevenzione io la faccio non fumando e conducendo uno stile di vita e di alimentazione sanissimo, quello di prevenire le malattie era solo un paragone anche se in effetti sono due cose che credo sia giusto mantenere separate.

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  16. Altre ragioni che ti potrei portare riguardano la possibilità che, appena uscita di casa, mi basta andare in un qualsiasi supermercato per trovare ciò che di cui ho bisogno senza spendere 15€ per uno shampoo. In realtà, però, non me la sento di considerare questo aspetto comodo-economico come un motivo di preferenza perché il mio primo e unico criterio di valutazione riguarda solo come mi trovo con un prodotto. Non mi ostinerei mai a scegliere uno shampoo, ad esempio, con il quale mi trovo malissimo solo perché costa di meno. Però, a parità di effetti positivi che io riesco a riscontrare su di me utilizzando certi prodotti, si va ad AGGIUNGERE anche una certa convenienza che in un periodo di tasche strette può avere un peso più o meno rilevante. Ripeto, non è un motivo determinante nella mia scelta, è solo un in più che io riscontro in prodotti scelgo solo per il fatto che mi trovo bene ad utilizzarli.
    Beh, spero ancora una volta di non aver dato voce a troppi miei pensieri creando più confusione che confronto... mi piacerebbe molto ascoltare anche la tua esperienza! :')
    A presto...

    PS. Comunque io sono Angela... ammetto la banalità del nick "Lady" ma quando ho deciso di creare questo blog credevo che sarebbe stato un piccolo passatempo solo per me stessa quindi un nomignolo vale l'altro e invece.... mi sono dovuta ricredere! :-)

    Baci

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  17. ahahahahaha! rileggendo il mio luuungo commento mi sono resa conto di alcuni errori davvero eclatanti! :-D (era troppo lungo per leggerlo prima ancora di postarlo...)
    Ho scritto che non mi serve prendere un'aspirina se non sono FIDANZATA invece di dire RAFFREDDATA!!! ahahahah! Da dove mi è venuto! Forse è l'inconscio che mi suggerisce una cura medica anche per le pene d'amore! :-D

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  18. Nooooooooooooooooooooooo
    avevo scritto un commento lunghissimo, stampato i tuoi per meglio risponderti, salvato mentre scrivevo ma poi è saltato tutto..che palle"""

    Scusami Angela... uff
    Cancella questi due commenti intanto che ti riscrivo... Oggi non posso più, ci avevo messo mezzora grrrrr!!!
    :P

    si ok mi rilasso
    a presto
    scusami tanto
    nnagg

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  19. Guarda, io ho salvato il mio commento precedente in tre parti diverse perché quando è troppo lungo non lo fa salvare e lo perdi... io l'ho scoperto proprio in occasione di quel commento! PER FORTUNA l'intuito mi ha consigliato di fare copia e incolla e così non l'ho perso altrimenti a quest'ora starei bestemmiando anche io! :-D
    Cmq figurati, non ti scusare... mi spiace solo della faticaccia che hai fatto, mannaggia! :-P
    In ogni caso buon week-end a te e a tutte le mie lettrici! :-)

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  20. Ciao Angela eccomi!
    La vicenda del commento cancellato mi porta a sintetizzare, il che non è male.
    Allora...stavamo dicendo... :)

    Sì TUTTI i consumatori sono strumentalizzati e non tutte le aziende strumentalizzano...è proprio banale ma è vero che il buono ed il cattivo c'è ovunque e non lo stabilisce la categoria stessa (chimico, naturale, no profit, marketing).

    Rileggendo i tuoi commenti dopo 3 giorni ho notato una cosa curiosa: sia prima che dopo sostenere di non voler usare il naturale parli della tua tendenza a non cambiare abitudini tanto facilmente. Intanto reputo saggio il tuo 'ritorno' al chimico piuttosto che addentrarti alla cieca in un mondo (qualsiasi esso sia). Però considera anche la tua tendenza che condividi così lucidamente.

    Forse ad un certo punto della tua 'ricerca' ed esperienza con il naturale hai semplicemente mollato?
    Se parli del fattore economico, a differenza che per gli alimenti, io riscontro un notevole risparmio usando i prodotti naturali. Sia che essi siano detergenti, detersivi o creme.

    Se usi una crema per il viso e vuoi 'ritentare' a vedere se conviene il naturale io proverei con il burro di karitè: vedi come ti trovi, quanto ti dura. Se pensi che – cosa che ha mosso moltissimo me – usare 1 solo prodotto (burro di karité) sia meglio che una crema con una quindicina di ingredienti, di provenienza non naturale.
    Se l'effetto che voglio è una pelle idratata perché usare una crema al karitè chimica (dove di karité c'è il 2% e molta moltissima acqua) invece del karitè puro?
    Oppure al posto dell'olio johnson un olio di mandorle delicatissimo... perché no?

    Io non voglio essere presa in giro in questo senso dalle case che usano il chimico tentando di riprodurre il naturale.

    Poi rispetto al 'non fasciarsi la testa prima di essersela rotta' io non uso mai farmaci e nemmeno prodotti naturali con l'intenzione di guarire solo perché sono naturali. A me piace gestire le cose da me e per questo ho contro sia medici che naturopati. Eppure ti dico che il corpo impara a produrre da sé tutto ciò che gli occorre...su tutti i livelli.
    Quindi io uso prodotti naturali ma non sono una di quelle che usa di tutto solo perché è naturale... il mio dubbio viene coltivato sempre, per poter aprire gli occhi.

    Avevo scritto anche tante altre cose... ma forse queste erano quelle principali. :)

    A presto!

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  21. Scusate se mi intrometto in questa lunga conversazione. Volevo solo comunicare a *Lady* che l'ho appena taggata. Ovviamente non sei obbligata a farlo.
    http://lagiunda.blogspot.com/2010/05/beauty-tag-come-curi-i-tuoi-capelli.html

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  22. Concordo praticamente su quasi tutta la linea. Io sono del parere che, chimica o naturale a parte, sia necessario conoscere gli ingredienti, quindi meglio leggerli prima di comprare qualunque cosa. I prodotti erboristici non necessitano per legge di un'etichetta controllata, cioè gli ingredienti possono essere scritti o meno. Nei prodotti chimici è necessario inserire la percentuale del principio attivo ma non quella di tutti gli eccipienti. Ovviamente sono necessari dei conservanti per poter rendere stabile l'emulsione o la sospensione o la soluzione, altrimenti dovremmo buttare via tutto nel giro di pochi giorni. Io sono per il naturale, preferisco farmi una maschera o uno shampoo a casa piuttosto che comprarlo. Ma conosco anche la chimica e la disinformazione, sia sui prodotti industriali che su quelli erboristici, è disarmante. Non solo nei cosmetici purtroppo, ma anche nell'alimentazione. Sinceramente preferisco sapere cosa mi metto addosso, quindi solitamente non compro prodotti i cui ingredienti non sono presenti in etichetta. Inoltre molte sostanze ricavate da piante sono spesso più irritanti di altre chimiche, non si può generalizzare tutto. Ricordiamo anche che ognuno è diverso e non tutte le persone reagiscono allo stesso modo di fronte al chimico o al naturale. D'altronde, se non ci fossero queste sostanze additive (conservanti naturalmente cancerogeni), non avremmo neanche gli scaffali dei supermercati o dei negozi pieni di prodotti che ci piacciono tanto. Quindi io consiglio sempre, usate pochi prodotti confezionati, e solo quando necessario (profumi compresi)!

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  23. Ciao LaGiunda! :-) Avevo già ricevuto questo tag e infatti stasera provvederò subito a pubblicare il mio test... ti ringrazio ugualmente per aver pensato a me! :-)

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  24. Cmq credo che a questo punto l'esposizione dei propri punti di vista sia molto chiara ed esaustiva... colgo ancora l'occasione per ringraziare tutte coloro che hanno contribuito a rendere questo confronto più interessante e costruttivo e rimando il nostro scambio di opinioni ai futuri post, se avrete il piacere di continuare a leggermi! :-)
    Un bacione a tutte

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  25. Ciao Lady a presto.
    E' stato un piacere :)

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  26. Ciao SONO TORNATA! Che bello vedere che tu e Brunella, siete diventate amiche e quante risposte interessanti mi sono persa! A presto!

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  27. ...Io fossi in te,scriverei un secondo Round!

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  28. Donata è una personal coach! ;)
    Angela... ti aspetto sul Sentiero.net quando vorrai.
    Abbiamo traslocato da blog a dominio! Yuppi!

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  29. Donata è una personal coach vuol dire che motiva i blogger ed è bello. Partecipa attivamente e ci sprona a fare sempre di più... :)

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  30. Grazie Brunella! Sei davvero gentile!

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  31. Io non sono una fan dell'eco-bio sfrenata. Ci sono alcune aziende cosmetiche come la Fitocose (ho scritto delle recensioni se ti interessa) che io amo alla follia perché mi ha migliorato tantissimo la pelle. Idem I provenzali, però onestamente non mi piace il fanatismo. Se trovo un prodotto che mi aiuta a migliorare un determnato aspetto della mia bellezza, amen, anche perché non posso vivere con l'ansia di dover guardare ogni singolo prodotto da me comprato, dall'alimentare al cosmetico.

    Grazie per l'articolo, molto interessante.;)

    http://www.makeupyourmindgirl.blogspot.com/

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